Quali sono dunque le linee guida dell’industria delle Pubbliche Relazioni (PR)? Ne riporto alcune tra le più efficaci. Parla usando termini generici e positivi, che emozionano; nel nascondere qualcosa, non usare un linguaggio fluente, fai delle pause, distrai gli interlocutori; ottieni il consenso di persone celebri e importanti, di leader religiosi, personaggi sportivi, usa espressioni tipo”sono come voi, sono ricco/potente/privilegiato/ …ma sono come voi! ”; quando devi minimizzare uno scandalo sottolinea i benefici (anche se irrilevanti) di quanto è successo ed evita argomentazioni moralistiche senza dire nulla di particolarmente importante. Guardando il TG questa sera, fateci caso e cercate di riconoscere queste tecniche....
Le società di PR sono sempre più abili nel confezionare comunicati stampa collegandoli a nomi di famosi scienziati che spesso non hanno neanche mai visto! Sentite questa. Negli anni venti, la General Motors scoprì che aggiungendo piombo alla benzina migliorava il rendimento dei motori.
In quel momento entrò in gioco Charles Kettering, fondatore dello Sloan-Kettering Memorial Institute un istituto di fama mondiale di ricerca medica. Casualmente, Kettering era anche un dirigente della General Motors. Sempre casualmente, dopo un po’ il suo Istituto pubblica uno studio sulla non tossicità del piombo secondo il quale l’organismo umano è in grado da solo di eliminare basse quantità di quel minerale!
Questo tipo d’affermazione, spalleggiato in seguito da analoghe iniziative, contrastò trionfalmente tutti gli studi “anti-piombo”esistenti fino agli anni settanta, fino a quando cioè tali indicazioni diventarono letteralmente indifendibili a causa della ormai accertato potere cancerogeno dello stesso. Purtroppo, si stima che fino a quel momento sulle sole strade degli Stati Uniti si siano riversati trenta milioni di tonnellate di vapori di piombo! Trenta milioni di tonnellate! Pseudo scienza al servizio delle industrie e non della collettività, complice di crimini contro il genere umano. La vera scienza non parte dalle certezze, anzi, prima formula delle ipotesi, poi fa delle previsioni basate su quelle ipotesi, verifica le previsioni e infine rifiuta o accetta quelle ipotesi in base ai risultati della ricerca. Gli “scienziati” al servizio delle PR invece partono dalle conclusioni interessate dei loro committenti poi ci costruiscono sopra autorevoli validazioni!
Prestate attenzione quando sentite parlare di riforme basate sulle sponsorizzazioni delle Università! Non scienza, ma creazioni d’immagini! La maggior parte delle società di PR si oppone in particolare a qualsiasi ricerca libera concernente la salute pubblica e l’ambiente. A tal fine, istruiscono i media su come ”attaccare” efficacemente i gruppi di ambientalisti e i fautori delle metodologie di cura alternative. Quando ci si riferisce a queste figure, la macchina dell’informazione manipolata utilizza soltanto termini quali "pseudoscienze, stregoni, scandaloso, spazzatura, follia, scienza ufficiale, imbroglio, isteria collettiva, facile allarmismo, ingenuità popolare, scienza autentica, fobia" etc. Provate a notarlo quando leggerete il prossimo articolo riguardo a un problema ambientale…
Altra tecnica usata per contrastare le tesi ambientaliste è quella di usare il loro stesso linguaggio per difendere un prodotto potenzialmente pericoloso per la salute e l’ambiente. Consideriamo gli alimenti derivati da organismi geneticamente modificati (OGM). Le società di PR ,spalleggiate da autorevoli studi (ricordate la tecnica?), affermano che gli OGM sono necessari per produrre più cibo e quindi utili a combattere la fame nel mondo. Che disinteressati benefattori!! La realtà dei fatti, riscontrata nella pratica agricola, è che la produzione degli OGM per acro coltivato è inferiore a quella della coltivazione naturale, ma questo certamente nessuno verrà a dirvelo. Sapete perché? Perché i produttori degli OGM sono, casualmente, anche i produttori di pesticidi ed erbicidi, veleni molto ben sopportati e tollerati in gran quantità dagli OGM stessi. Ottimo!
Come sempre il problema è rappresentato da spaventosi interessi economici, gli stessi interessi che consentono alle più accreditate riviste scientifiche mondiali di far convivere nelle proprie pubblicazioni inserzioni pubblicitarie costosissime a pagina intera e studi che parlano, guarda il caso, proprio di farmaci prodotti da quella stessa azienda!
In conclusione, quando guarderete il prossimo Telegiornale o leggerete il vostro quotidiano preferito fatelo con occhi e orecchie più attente e con maggiore spirito critico .Si parli di un oggetto, di un pensiero o semplicemente di una persona, chiedetevi sempre: “Cosa mi stanno vendendo qui?”.
Il vostro PiccoloDrago
