Un giorno di ordinaria follia
Studenti che non hanno voglia di studiare, black block inafferrabili, infiltrati della polizia, ragazzi esasperati dall’attuale panorama politico: ma chi ha realmente bruciato il centro storico di Roma?
Analizziamo i fatti e lasciamo da parte per un momento foto video e link a riguardo che possono essere interpretati ( o presi per verità assoluta) a seconda di come la si pensi. Il problema non è essere pro o contro le forze dell’ordine, pro o contro il Governo, ma tentare di capire perché certi fatti accadono regolarmente ovunque ci sia uno schieramento “militare” detto Zona Rossa atto a presidiare uomini che rappresentano le “istituzioni” (G8 di Genova Docet).
Prima riflessione: la conoscenza del territorio. Questi “signori”
Lo schiavista con il maglione
Ricordo con affetto la prof di Lettere che alla maturità mi dice: “ ci parli del Canto XXVI dell'Inferno”. Bingo! Nella mia mente confusa e inquinata da migliaia di frammenti di date nomi e concetti alla rinfusa, le uniche parole chiare e con un senso compiuto erano: ”Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza..” Avrei voluto farne il motto della mia vita. E invece....
Linea di produzione Panda, come un allevamento di polli in batteria, aratri umani aggiogati ai macchinari che solcano i duri campi dell'avidità e del profitto ad ogni costo.
La notte come se fosse il giorno, il giorno scuro come la notte , l'orologio sulla parete come l'occhio del Grande Fratello, il tempo che non passa mai o che passa nel modo sbagliato e comunque mai come vorresti che passasse. Nessuna percezione di quello che accade fuori, ma forse è meglio così. Il nulla come unica alternativa al ricatto, la morte civile
Linea di produzione Panda, come un allevamento di polli in batteria, aratri umani aggiogati ai macchinari che solcano i duri campi dell'avidità e del profitto ad ogni costo.
La notte come se fosse il giorno, il giorno scuro come la notte , l'orologio sulla parete come l'occhio del Grande Fratello, il tempo che non passa mai o che passa nel modo sbagliato e comunque mai come vorresti che passasse. Nessuna percezione di quello che accade fuori, ma forse è meglio così. Il nulla come unica alternativa al ricatto, la morte civile
Il Codice D'Addario
Roma, Palazzo Grazioli, a pochi passi da Montecitorio. Nella fredda estate capitolina, un giornalista precario ferito a morte raccoglie le ultime forze che lo stanno abbandonando e con un gesto disperato fa scattare l’allarme automatico che chiude le porte interne e le barre mobili poste all’esterno dell’edificio, riuscendo in questo modo a tagliare fuori il suo inseguitore. All’assassino, furioso per non aver ottenuto quanto desiderato, non resta che allontanarsi velocemente.
Palazzo Grazioli, il giorno dopo. Sul posto giunge un brillante professore italo-americano, docente in “Scomparsa dei fatti e Inciuci nella terza Repubblica” alla Scuola di libero giornalismo di Arcore, il Dott. Mark Travayo, chiamato a collaborare con le forze dell’ordine per tentare di risolvere il caso. A complicare la situazione contribuisce un implacabile poliziotto, il Commissario Bertol Aso, detto il trapano dello SportVillage,
Palazzo Grazioli, il giorno dopo. Sul posto giunge un brillante professore italo-americano, docente in “Scomparsa dei fatti e Inciuci nella terza Repubblica” alla Scuola di libero giornalismo di Arcore, il Dott. Mark Travayo, chiamato a collaborare con le forze dell’ordine per tentare di risolvere il caso. A complicare la situazione contribuisce un implacabile poliziotto, il Commissario Bertol Aso, detto il trapano dello SportVillage,
Povera Patria
Povera Patria. Assisto inerme e indignato, anzi , incazzato, all'agonia mediatica di questa povera penisola depredata della sua storia e della sua cultura da ladri di conoscenza e predatori di libertà. Cialtroni cafonati, galeotti riciclati , politici che si sono autoeletti, tirano i fili di cittadini con il codice a barre tatuato nel lobo frontale,ormai irreparabilmente omologati a questo sistema di potere. Povera Patria, stuprata nell'intimo delle sue più alte istituzioni , percorsa in lungo e in largo da squadristi dell'informazione , divorata voracemente da furbetti costruttori del quartierino, cannibalizzata da zombie senza ideologie e imbarbarita da schiere infinite di inebetiti teledipendenti. Non più popolo ma audience. Non più uomini e donne ma oscuri telespettatori che televotano a pagamento
Italiani ... brava gente?
Italiani … brava gente?
Decenni d’ingiustizia sociale, d’iniqua tassazione, di debito pubblico alle stelle, di pregiudicati auto eletti in parlamento, di attentati alla Costituzione, di stupri del Diritto, di stragi e di stragisti di Stato , di furbastri del quartierino , di avvelenatori dell’aria , di cementificazione selvaggia e indiscriminata, di scuole che crollano e di case invivibili. Decenni di privatizzazioni a beneficio dei soliti rapaci (im)prenditori , di manager cialtroni che licenziano senza motivo per nascondere la propria incapacità professionale, decenni di truffe... impunite ai danni dei risparmiatori , di vite negate e diritti calpestati. Decenni di cancro alla diossina, al benzene , all’eternit, alle polveri sottili, di bistecche agli anabolizzanti, di verdure ai metalli pesanti, di pesce al mercurio
Iscriviti a:
Post (Atom)