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Non avrai altro Social all'infuori di me

Accendo il telefono e trovo questo ambiguo messaggio (vedi foto) inviatomi da FacciaLibro. Provo a tradurlo:
     "Carissimo utente, sei senza ombra di dubbio il mio preferito tra i circa UN MILIARDO TRECENTO MILIONI di utenti che abbiamo nel mondo. Purtroppo, a causa delle restrizioni legislative sempre più rigide messe oggi in atto dai vari governi nazionali, per noi è diventato ancora più difficile aggirare legalmente le normative che tutelano la Privacy e conseguentemente incontriamo grandi difficoltà nel tentare di interpretare ergo soddisfare i tuoi bisogni primari. Ma non preoccuparti, ci stiamo organizzando per continuare ad essere ancora più presenti e influenti nella tua vita reale e/o digitale, del resto, è anche grazie a te che abbiamo raggiunto un valore nominale pari a 200 Miliardi di dollari (pensa, più di Amazon o della Intel ).Quindi, gentile utente, abbiamo bisogno del tuo aiuto e per fare tutto questo ti chiediamo soltanto di continuare a smanettare a cazzo sulla tastiera senza usare nessuna logica apparente, di iscriverti ai più improbabili gruppi/eventi/pagine che ti vengono proposti e , fondamentalmente

La morte non va in prescrizione

L'uomo che è stato graziato dalla (in)Giustizia Italiana per la morte di TREMILA persone (tra operai e abitanti) a causa dell' Eternit prodotto in 4 suoi stabilimenti è uno svizzero, tale Stephan Schmidhewy , posizionato al n° 503 tra i più ricchi del mondo con un patrimonio ufficiale di 3,3 MILIARDI di dollari . Non gli è da meno, anzi, suo fratello, Re del cemento svizzero , posizionato in classifica al posto n° 282 con un patrimonio di 5,2 MILIARDI di dollari. Chiedete di lui alla signora Romana Blasotti, una tenace e combattiva signora di 85 anni che a causa dell'Eternit ha visto morire nel 1983 il marito, da pochi giorni in pensione,poi la sorella, un nipote, una cugina e da ultima anche una figlia. Tutti morti per le polveri di amianto.
Chiedete alla signora Romana chi è Stephan Schmidhewy e comincierà ad elencarvi con drammatica lucidità tutte le statistiche di 35 anni di lotte all'amianto e contro chi lo produceva conoscendone le terribili caratteristiche tossiche. Vi racconterà senza esitare di una lotta impari contro quella polvere maledetta che ha avvelenato persone e alimenti , vi racconterà dell'incubo mesotelioma con una competenza medica da far impallidire un luminare della medicina , vi ricorderà che ancora oggi a Casale si continua a morire al ritmo ( termine orribile ma che rende l'idea) di 50/60 persone l'anno.

Stefano Cucchi: pensateci, potrebbe succedere anche a voi



La prima ferita mortale a Stefano Cucchi l'ha data una legge criminale nota con il nome dei suoi ideatori , la famigerata Fini-Giovanardi , una legge folle che equiparava le cosiddette droghe "leggere" alle droghe "pesanti", una legge dichiarata INCOSTITUZIONALE nel 2014 dopo che già aveva prodotto, ahimé , tanti e irreversibili danni.
La seconda ferita a Stefano Cucchi è stata inferta dal carabiniere che il giorno dell'arresto verbalizzò che il soggetto arrestato " era nato in Albania il 24 ottobre 1975 , in Italia senza fissa dimora" . L'albanese in questione era in realtà la persona arrestata prima di Stefano, un tragico "errore" dovuto al menefreghismo e alla noncuranza criminosa del carabiniere verbalizzante , un errore che ha negò a Stefano il beneficio degli arresti domiciliari (previsti nel suo caso) in quanto "senza dimora". Un errore che lo uccise. Nessuno ha chiamato in causa quel carabiniere e nessuno pagherà nemmeno per questo.
Pensateci , potrebbe succedere anche a voi, bravi cittadini rispettosi della Legge , capitare nel posto, nel giorno e con il "tutore dell'ordine sbagliato" .
La mattina dell'arresto Stefano Cucchi camminava, la sera dell'arresto non camminava più.
I familiari non hanno più saputo nulla di Stefano per 6 drammatici giorni,