Persuasione Occulta ( Parte prima)
Quotidianamente ognuno di noi è raggiunto da circa 3500 brevi messaggi mediatici di varia forma origine e intensità, circa uno ogni 15 secondi di veglia (World Adversiting Research Center, 2004). Questo avviene allo scopo di plasmare sterminate legioni di consumatori in tal modo indotti a credere, o a considerare credibili, cose che nella realtà risultano false o parzialmente false: sono quelli che comunemente chiamiamo i luoghi comuni. Sono luoghi comuni universalmente accettati concetti come "le vaccinazioni rendono immuni, il fluoro nell’acqua degli acquedotti protegge i nostri denti, la cura del cancro è dietro l’angolo, l’Hiv è la causa dell’Aids, il vaccino antinfluenzale non ci fa prendere l’influenza, lo Stato possiede tanto oro quanto la moneta circolante, le medicine guariscono le malattie, i prodotti di marca sono meglio di quelli poco noti, il problema del colesterolo" e via dicendo...
Dove nascono le opinioni che poi diventano “luoghi comuni” tranquillamente accettati dalla gente che li trasforma in opinione pubblica? Come al solito, tutto comincia negli Stati Uniti, negli anni venti, per mano di tal Edward L. Bernays, nientemeno nipote che di Sigmund Freud (era figlio della sorella di Freud Anna, sposatasi con Eli Bernays) , il quale astutamente elaborò le scoperte dell’illustrissimo zio per applicarle all’arte di convincere la gente su vasta scala, meglio conosciuta con il nome di “persuasione di massa”!
Edward Bernays dominò il mondo delle pubbliche relazioni commerciali (PR) incontrastato fino agli anni 40’ e gli effetti degli insegnamenti fecero scuola a livello mondiale fino agli 80’. Nel 1929 l’ American Tobacco Company chiede il suo “aiuto”. Negli anni venti alle donne era vietato fumare in pubblico e allora Bernays durante la parata di Pasqua a New York del 1929 pagò delle ragazze per partecipare alla sfilata come se fossero suffragette.
Al suo segnale, queste donne accesero delle sigarette. Naturalmente non mancava una nutrita schiera di giornalisti che contribuirono a rendere l’avvenimento famoso in tutto il mondo enfatizzando l’accaduto con espressioni retoriche tipo “accensione di torce della Libertà” ed altre dello stesso tono. Da allora il fumo divenne simbolo di libertà e di emancipazione femminile.
Grazie alle PR di Bernays, si poteva leggere facilmente su pubblicazioni popolari quali “Time” o “Life”, pubblicità che con la complice approvazione dell’Associazione Medici Americani lasciavano intendere che il fumo facesse bene alla salute! Contemporaneamente, comincia a svilupparsi la tecnica di influenzare le masse tramite messaggi ripetuti centinaia di volte.
Scrive Bernays nel suo libro/manifesto: «Quelli che manipolano il meccanismo nascosto della società, costituiscono un governo invisibile che è il vero potere che controlla. Noi siamo governati, le nostre menti sono plasmate, i nostri gusti sono formati, le nostre idee sono quasi totalmente influenzate da uomini di cui non abbiamo mai nemmeno sentito parlare. Questo è il logico risultato del modo in cui la nostra società democratica è organizzata. Un vasto numero di esseri umani deve cooperare in questa maniera se si vuole vivere insieme come società che funziona in modo tranquillo. In quasi tutte le azioni della nostra vita, sia in ambito politico o negli affari o nella nostra condotta sociale o nel nostro pensiero morale, siamo dominati da un relativamente piccolo numero di persone che comprendono i processi mentali e i modelli di comportamento delle masse. Sono loro che tirano i fili che controllano la mente delle persone». Chiaro no? Intanto i “principi” di Bernays varcano l’oceano.
Joseph Goebbels, sanguinario Ministro della Propaganda del Fuhrer, studio i suoi principi quando elaborò il piano per convincere i tedeschi della purezza e superiorità della razza ariana. Da quegli anni a seguire, grandi multinazionali come ad esempio Philip Morris, Good Year, Monsanto, Standard Oil, Shell, General Motors, Ciba Geigy, Procter &Gamble, Boeing, Pfizer e molte altre possono sfruttare la potenzialità di queste tecniche di persuasione avvalendosi di società di PR i cui nomi, famosissimi negli ambienti industriali, sono invece sconosciuti all’opinione pubblica. Questo accade perché queste aziende, operando nell’ombra, possono meglio creare le opinioni con le quali i nostri padri prima e adesso noi conviviamo, opinioni riguardo l’ambiente, il riscaldamento globale, la medicina ufficiale e quella alternativa, additivi alimentari, ogm, cura del cancro, amalgama dentale, disastri naturali, guerre, personaggi famosi, tabacco, prodotti farmaceutici, vaccinazioni e molto altro ancora.
L’apoteosi si verificò quando Bernays intuì che per dare maggiore credibilità a un prodotto, immagine o concetto che fosse, bisognava legittimarlo tramite una parte “terza e indipendente”.
Ad esempio, se un costruttore di automobili dice che l’effetto serra è solo un’invenzione di quattro ecologisti sfigati, la gente potrebbe non credergli perché in evidente conflitto di interessi (tutti sanno che le auto inquinano enormemente!). Invece, se lo stesso concetto è formulato da un istituto di ricerca indipendente dal nome rassicurante tipo “Associazione cura del Globo” beh, allora le cose cambiano, ma… indovinate chi finanzia l’istituto di ricerca? Bravi, indovinato!
Queste pseudo agenzie di ricerca scientifica, portano avanti i loro messaggi tramite “comunicati stampa” che sono diffusi a tutti i più autorevoli mezzi di informazione e, essendo confezionati con un taglio di tipo giornalistico, sono recepiti come vere e proprie notizie e come tali considerate e quindi credute. Quante volte al telegiornale sentite servizi tipo “ da uno studio della ……. risulta che …..”?
In sostanza, i padri fondatori della persuasione, Edward Bernays e Ivy Lee (l’inventore dei comunicati stampa) capirono subito che per guidare l’opinione pubblica dovevano agire sulle emozioni e non sui fatti. Nulla di nuovo, per carità, rispetto a quello che avevano già intuito i più grandi uomini della storia, ma loro avevano a disposizione un’arma che neanche Cesare o Alessandro il Grande o Napoleone avevano a disposizione: i Mass Media!
Pochi principi ma terribilmente efficaci sono alla base della scienza della persuasione occulta:
- La tecnologia è in se stessa una religione.
- La vera Democrazia è pericolosa se la gente è incapace di pensare razionalmente.
- Bisogna lasciare le decisioni importanti agli esperti.
- Formulare teorie stando lontani dalla sostanza.
- Creare immagini, non affermazioni.
- Non affermare un falso che sia dimostrabile come tale.
Altro punto fondamentale è scegliere le parole con maniacale attenzione.
Quando si parla di organismi geneticamente modificati (OGM), si ha la necessità di tranquillizzare i consumatori che su questo argomento sono istintivamente dubbiosi. Allo scopo, si commissiona uno studio ad un istituto di ricerca, ad esempio l’americano International Food Information Council (ricordate il concetto del nome rassicurante?) che a fine lavoro emette un rassicurante comunicato stampa usando soltanto “parole attive”. Non compariranno termini come “cibi frankenstein, chimica, DNA, esperimenti, manipolazione, radiazioni, accoppiamento di geni, casualità, soldi, scienziati” ma solo parole tipo “ordine naturale, natura, ibrido, scelta, benefici, contadino, biodiversità, terra”.Chiaro no? Era semplicemente l’applicazione del fondamentale principio della “associazione delle parole” del caro zio Freud……
Il vostro PiccoloDrago
(fine 1° parte).