Le #spiagge libere quasi non esistono più, idem i semplici accessi al mare, ci sono più recinti e transenne sui lidi nostrani che a Guantanamo, i servizi igienici sono fatiscenti, tipo curva calcistica dopo un derby, ma venduti a carissimo prezzo, gli ombrelloni sono accatastati uno sull'altro (c'è voluta una pandemia per distanziarli di un palmo), i cittadini sono trattati come appestati solo perché sostano sul bagnasciuga senza affittare un costoso lettino (lercio e zoppicante), questo status balneare consente profitti (gran parte in nero) elevatissimi a fronte di costi irrisori per le concessioni (unici in Europa) a gestori che considerano il tratto di mare (che c'è da milioni di anni) in gestione come se fosse loro soltanto perché "nonno ci lavorava da quando era piccolo". Adesso questi signori si lamentano
perché dovrebbero partecipare a una gara, dove comunque saranno avvantaggiati rispetto agli altri competitor, gara che in caso di insuccesso porterà loro un indennizzo (altro privilegio rispetto ad altre categorie) in base a quanto hanno guadagnato "UFFICIALMENTE" negli ultimi anni, eppure questa cosa a loro non sta bene: forse perché quanto "dichiarato" è un lontano parente dei ricavi effettivi?#tuttiarmareeeeee
#balneari
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