È la patria del Capitalismo selvaggio, dei mostri partoriti da
Friedman nella famigerata "scuola di Chicago", è il brutale regime
dei sanguinari colpi di stato in America Latina, delle ingerenze politiche ed
economiche (non richieste) in tutti i continenti.
È la nazione che esporta la Democrazia con i marines e soprattutto con i
costosissimi mercenari (contractor), è la tana dei predatori globali di risorse
naturali altrui, è il regno dei finanziatori occulti e palesi, la fuc
È la nazione delle Lobby legalizzate, dei fiumi di denaro versati dagli sponsor nelle casse dei partiti, del monumentale sistema carcerario (privatizzato) che ingoia quotidianamente quasi esclusivamente giovani afroamericani e ispanici.
Solo un imbecille, o uno in malafede, caratteristiche che spesso coincidono, può pensare che una nazione del genere possa essere guidata da una persona libera da condizionamenti dettati dalle perverse dinamiche di cui sopra.
Certo, tra due candidati c'è sempre quello leggermente meno "contaminato" dell'altro, ma in ogni caso chi guida quel paese rappresenta inevitabilmente gli spaventosi interessi economici di chi lo ha "sponsorizzato" e che dopo le elezioni passerà alla cassa per riscuotere. Con gli interessi. Salatissimi.
PS
La narrazione tossica dei media italici filoamericani (cioè tutti dal
dopoguerra ad oggi) ci ha raccontato di figure "romantiche" di
amabili Presidenti illuminati, fautori della pace, amanti della famiglia e
guidati dalla mano di Dio, Presidenti talvolta caduti eroicamente sotto i colpi
violenti di oscure forze del male...
Stronzate.
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