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Il Dirigibile vola ancora...

E' il 1969, quattro ragazzi inglesi girano il mondo portando in Tour il loro geniale talento creativo stravolgendo tutti i cliché e gli schemi del Rock: il pubblico li adora e la critica comincia a intravedere tra le loro note  il Genio assoluto della Musica, quello Spirito acustico che alberga soltanto nei cuori, e negli strumenti, dei più grandi.
Lo Show Business, si sa, non conosce pause, non ammette incertezze o esitazioni, il successo va cavalcato e domato, guai a chi si ferma, e allora  i 4 ragazzi inglesi, spronati dai manager della loro casa discografica, registrano il nuovo Album tra un viaggio e l'altro, tra un concerto e un'esibizione, passando dal palco alle sale di incisione, oggi a Londra, domani a Los Angeles, tra una settimana in Tennessee...
Quando il disco arriva nei negozi, è già il secondo in quel magico 1969, ha l'effetto di uno tsunami, travolge i corpi e le anime di chi lo ascolta e spazza via tutte le convenzioni e gli stereotipi  musicali che fino a quel momento
nessuno aveva mai osato mettere in discussione. 
Un trionfo.
 Il dirigibile era tornare a volare.
Il dirigibile, quel dirigibile, aveva nuovamente spiccato il volo, ma questa volta non avrebbe infranto i suoi sogni nel fuoco come era accaduto al suo sfortunatissimo omonimo, no, da quel momento, avrebbe infuocato soltanto le anime e i cuori di tutte le generazioni a venire.
Sono passati 50 anni, e mi sento in dovere di ringraziarli con queste poche semplici ed umili righe:
 grazie Robert, senza la tua voce non avremmo mai raggiunto il Paradiso accompagnati da una ricca signora, grazie John per tutti gli strumenti che hai suonato magistralmente per tutti noi, grazie Jimmy, senza di te il suono di una chitarra non sarebbe mai diventato un Riff, e grazie a te e alle tue bacchette magiche,

caro John Bonham, ovunque tu sia...

#LedZeppelin #JohnBonam #RobertPlant #Londra

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