Secondo la maggior parte dei maschietti, ed ahimè, anche secondo tante donne tutte di un pezzo, vale la tesi secondo la quale "se non c'è violenza fisica/coercizione allora non c'è violenza/coercizione in senso lato e quindi (ancora più ahimè) il rapporto sessuale deve essere considerato come consenziente. Vi faccio un esempio per provare a spiegare che si può esercitare una forma di violenza anche brutale pur senza esercitare un vero e proprio contatto fisico: questo avviene se tra due o più soggetti di qualsivoglia natura sussistono dei rapporti basati sullo squilibrio dei poteri. Prendete la mafia, il reato di associazione mafiosa
si regge non sul concetto di "violenza" o di minaccia dell'uso della "violenza", e nemmeno sull'intimidazione in quanto tale, ma soltanto sulla CAPACITA' che un mafioso possiede per intimidire. Analogamente, se in ambito lavorativo il titolare di un'azienda (o Dirigente) in caso di inadempienza di una sua richiesta che va al di fuori di una semplice esigenza professionale, minaccia provvedimenti disciplinari o paventa l'ipotesi di un licenziamento a danno di un suo sottoposto, allora si può parlare con certezza di comportamento violento (anche grave). Sintetizzando: non ci vuole un genio per capire che la violenza/coercizione sessuale si configura con le stesse modalitàe lo stesso tipo di comportamento "intimidatorio" di cui sopra, e aggiungo, non è che se non si mette in atto un comportamento che viola una precisa norma del Codice Penale allora possiamo dire che questo è lecito e/o giustificato, ne è un esempio il cosiddetto mobbing che pur non rappresentando un reato definito e preciso punisce comunque dei comportamenti violenti di natura principalmente psicologica e, solo nei casi più gravi, anche fisica. Discutere sul perché, quando, come e se, una donna denuncia, è fuorviante, sbagliato e assolutamente da vigliacchi. Che cazzo ne sapete/sappiamo di cosa succede nella mente di chi subisce violenza, che cazzo ne sapete/sappiamo della vergogna che si prova, del senso di assurda colpevolezza che si percepisce proprio perché, pur se vittime, si è consapevoli che "gli altri" comunque vi giudicheranno negativamente. Che cazzo ne sapete/sappiamo della rabbia, del dolore, dello smarrimento, del buio degli occhi serrati per esorcizzare il male, della voglia di morire per allontanare tutto. Quindi, per finire, se non sapete di cosa cazzo state parlando, o se avete qualche dubbio, fate una cosa: TACETE
Il vostro PiccoloDrago
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il tuo commento