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Libera disinformazione in libero non Stato

Cari amici di altraversione, cosa sta succedendo oggi nel nostro democratico bel paese, patria di santi poeti, navigatori e paradiso della libera disinformazione? La risposta la fornisce il  Censis. Uno studio pubblicato dopo le ultime elezioni europee/amministrative di giugno, ci rivela che il 69% degli elettori italiani forma la gran parte della sua opinione di voto attraverso le notizie e i commenti dei principali telegiornali nazionali (la quota sale al 76% tra i soggetti meno istruiti) mentre come seconda "fonte di informazione" troviamo trasmissioni come "Porta a porta " e "Matrix"
Quello che emerge da questo studio è solo parzialmente motivabile dalla mancanza di libertà di informazione, che pure deve essere considerata, quanto piuttosto dalla compiacente omologazione delle televisioni al pensiero/volere di chi le possiede.... e le usa a suo esclusivo benificio e/o per deligittimare i propri avversari .
Simile a un elettroshock che resetta la mente per renderla pronta ad accogliere nuovi impulsi comportamentali, parimenti l’informazione nazionale è ridotta a un immenso gioco dello “Scarabeo mediatico” dove le regole le scrivono abili manipolatori di Stato...
le impongono spregiudicati portavoce a pagamento e le trasformano in “opinione pubblica” disinibiti mistificatori della comunicazione, veri e propri professionisti dell’occultamento dei fatti .

In questo modo, ad esempio, spariscono dai Tg  i fischi e gli insulti alle “autorità” che intervengono a pubbliche manifestazioni o visitano luoghi colpiti da calamità naturali (video sull’ alluvione di Messina ) e il loro posto è occupato da pseudo servizi di giornalisti (a novanta gradi) degni del peggiori anni del  Min.Cul.Pop, vedi ad esempio il recente pedinamento del giudice Mesiano.
Stessa sorte è riservata alle indagini e alle sentenze che coinvolgono i politici, ai giudizi che i media europei e americani danno del nostro paese, alle critiche dei grandi organi internazionali che hanno il compito di monitorare gli indici economici delle maggiori nazioni del pianeta. Triste no? Allora cari amici,meglio sdrammatizzare.Scivoliamo nella zona tra il serio e il faceto.
Esempio: Patrizia D’Addario, escort professionista, afferma di aver trascorso una notte di passione con il nostro Premier nella sua residenza di Palazzo Grazioli (con registrazione audio incorporata), aggiungendo che il suo occasionale partner era perfettamente a conoscenza della sua “antica”professione .

Artefice dell’incontro, a suo dire, tale Giampaolo Tarantini, detto Giampi, un venditore di protesi residente in Puglia, accusato dagli inquirenti che si stanno occupando di lui di aver utilizzato escort e cocaina durante lo svolgimento della sua attività imprenditoriale. In qualsiasi altro paese del mondo un fatto del genere avrebbe occupato le aperture dei telegiornali nazionali (in special modo quelli del servizio pubblico), da noi invece….

Secondo il direttore del TG1, Minzolini, “è solo gossip, indegno di arrivare nelle case degli italiani attraverso la televisione di stato”. E allora spazio (soltanto) al legale del Premier, l’avvocato Ghedini, detto ”mavalà” a causa di un suo curioso intercalare, a parere del quale il suo assistito è vittima di un complotto, secondo il principio che “ancorché fossero vere le parole della ragazza (Patrizia D’Addario, ndr) e vere non sono, il Premier sarebbe l’utilizzatore finale e quindi mai penalmente perseguibile”. Incredibile vero?
Come dire che Tarantini è stato il ”fornitore iniziale di prestazione carnale e di alcaloide bianco assumibile tramite organo olfattivo teso a stimolare l’epitelio proprio e di terzi soggetti” ,mentre la D’Addario, la “amorale datrice intermedia di orgasmo mercenario fono registrato non finalizzato alla riproduzione biologica”.

Di conseguenza, arriveremo presto alla revisione del Codice e dei relativi reati con uno a uso specifico dei potenti: l’omicidio potrebbe diventare “drastico accadimento mirante a interrompere irreversibilmente la riproduzione cellulare altrui”, la corruzione si potrebbe trasformare in “inopinato deterioramento della moralità altrui tramite azioni miranti ad accrescere la propria autostima” mentre lo stupro, ad esempio, diventerebbe “soddisfazione d’impulsi sessuali ancestrali deprecabilmente non inibiti a discapito dell’onorabilità del prossimo”. E il furto? Tranquilli, diventerà semplicemente “arbitraria appropriazione forzata dell’altrui proprietà privata dovuta a insufficiente cura del bene da parte del legittimo detentore dello stesso.”
Morale: ce lo mettono in quel posto senza nemmeno pagarci, anzi, alla fine paghiamo noi, come sempre!
Il vostro PiccoloDrago.

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