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La morte non va in prescrizione

L'uomo che è stato graziato dalla (in)Giustizia Italiana per la morte di TREMILA persone (tra operai e abitanti) a causa dell' Eternit prodotto in 4 suoi stabilimenti è uno svizzero, tale Stephan Schmidhewy , posizionato al n° 503 tra i più ricchi del mondo con un patrimonio ufficiale di 3,3 MILIARDI di dollari . Non gli è da meno, anzi, suo fratello, Re del cemento svizzero , posizionato in classifica al posto n° 282 con un patrimonio di 5,2 MILIARDI di dollari. Chiedete di lui alla signora Romana Blasotti, una tenace e combattiva signora di 85 anni che a causa dell'Eternit ha visto morire nel 1983 il marito, da pochi giorni in pensione,poi la sorella, un nipote, una cugina e da ultima anche una figlia. Tutti morti per le polveri di amianto.
Chiedete alla signora Romana chi è Stephan Schmidhewy e comincierà ad elencarvi con drammatica lucidità tutte le statistiche di 35 anni di lotte all'amianto e contro chi lo produceva conoscendone le terribili caratteristiche tossiche. Vi racconterà senza esitare di una lotta impari contro quella polvere maledetta che ha avvelenato persone e alimenti , vi racconterà dell'incubo mesotelioma con una competenza medica da far impallidire un luminare della medicina , vi ricorderà che ancora oggi a Casale si continua a morire al ritmo ( termine orribile ma che rende l'idea) di 50/60 persone l'anno.
Poi il dolore le impedirà di dirvi altro. Lei è stata, è e sarà ancora , in qualità di rappresentante dell'Associazione Familiari e Vittime dell'Amianto , la CONTROPARTE del colosso industriale Eternit , tutelato in sede processuale , tra gli altri ,dal noto avvocato penalista Franco Coppi (uno dei tanti legali del sig. Berlusconi,ndr) , che evitando la prima condanna storica di un'azienda per responsabilità diretta in "disastro ambientale" ha evitato che si creasse un pericolosissimo precedente per decine di grandi aziende coinvolte in casi analoghi .
Stephan Schmidheiny crededi essere stato assolto, ma non è così, da oggi è semplicemente un "prescritto" che utilizzando le sue infinite risorse finanziarie ha protratto il suo giudizio oltre i termini previsti dalla legge . Oggi si lamenta e dice " adesso basta processi ingiustificati", come tanti altri prima di lui, come tanti altri dopo di lui .
Se un giorno vi venisse voglia di assaltare un centro per l'accoglienza dei rifugiati perchè li ritenete colpevoli di intossicarvi la vita, ricordatevi di lui e pensate che le vostre, le nostre vite, sono condizionate da persone "stimate" e rispettate come lui , persone che possono fare di noi quello che vogliono quando vogliono e al prezzo che decidono loro . E solo se decidono di pagarlo...

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